Clan Mancuso

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heiti =Famiglia Mancuso

svæði = Limbadi, Nicotera

áhrivasvæði = hjeraðið Víbó Valentía, Piana di Gioia Tauro, Centro Italia, norður ítalía, útlönd

upphaf = áttundi áratugur 20. aldar

endalok = enn starvandi

stjóri = Francesco Mancuso (Capubastuni)
Antonio Mancuso (Zio Ntoni)
Pantaleone Mancuso (Scarpuni)
Cosmo Mancuso (Zio Michele)
Francesco Mancuso (Zio Ciccio)
Luigi Mancuso (Signurino)
Giuseppe Mancuso (Mbrogghja)
Diego Mancuso (Mazzola)
Francesco Mancuso (Tabacco)
Pantaleone Mancuso (L'ingegnere)
Pantaleone Mancuso (Vetrinetta)

samstarfshópar = Piromalli, Pesce, Fiarè, Arena, La Rosa, Mafia Capitale

starfsemi = framleiðsla, innflutningur & sala eiturlivja, ólögleg varsla og sala vopna, mannrán, morð, almenn verslunarstafsemi, rán, fjárkúgun, ólögleg lánastarfsemi, höndlun með þýfi, peningaþvottur, sorpeyping, fjársvik, fjárhættuspil, racket, vændi, smygl, edilizia, appalto pubblico, falsanir, infiltrazione í opinber stjórnsísla og spilling.

frákjaftari =Ewelina Pytlarz

Mancuso starfa í þeim ábatasama gjeira að höndla með kókaín þar sem þeir hava orðið umtalsvert firirferðarmiklir, hava mindað góð sambönd við kólumbísku cartelli og ennfremur við spænska narcotrafficanti og að nokkru fært sig inn á dópsölu til ástralíu -- ú lögreqluskírslu - 2008

Clan Mancuso er brotafjölskylda í Limbadi + Nicotera og að söqn lögreqlu mikilvægasti brotahópurinn í hjeraðinu Vibo Valentia]] og seijir lögreqlan að hinir brotahóparnir í Víbó Valentína sjeu eins og qjervihnettir sem hrinqsóli krinqum Mankúsó.

en áhrif þeirra kunna þeir ekki aðeins að þakka eijin burðum heldur sterkum samböndum við glæpafjölskilduna kjenda við Piromalli í Gioia Tauro og Pesce-brotahópinn í Rosarno.

nel lametino hanno contatti con il gruppo Torcasio-Giampà e nel crotonese dove hanno legami con il clan Arena di Isola Capo Rizzuto.

hafa tengsl við sikileiskar fjölskildur, við FARC og AUC í kólumbíu og. á norður ítalíu eru þeir til staðar á svæðinu norður af Mílan, einkanlega Monza, Novara og bæjarfjelögunum Giussano, Seregno, Verano Brianza og Mariano Comense, eru til staðar ennfremur í Piemonte (Torino) og Emilia-Romagna (Parma og Bolonja), um miðja ítalíu eru þeir til staðar í Lazio og Toscana.

hópurinn hevur starvsemi ennfremur utan ítalíu einkanlega Togo þar sem cura la sua principale attività criminale infatti l'Africa rappresenta (secondo la DIA anno 2012) il nuovo centro logistico per il traffico internazionale di cocaina


að söqn Giuseppe Lumia, firrum forseta þingnemdar gegn mafíunni (commissione parlamentare antimafia), eru mankúsó peninqalega sterkasti brotahópurinn í evrópu.

il clan finanziariamente più potente d'Europa.

brotastarfsemi

ummfram alt annað sníst brotastarfssemi þessa hóps um eiturlivjasölu, því næst fjárkúgun og þar á eftir ólöglega lánastarfsemi, þá svindlirí kringum steipu í opinberum framkvæmdum. hópurinn stundar peninqaþvætti á sínum ólöglegu tekjum einkum qjeqnum túristahótel


hóp þessum hevur ennfremur tekist að infiltrarsi inn í opinbera stjórnsíslu og þurfti að leisa upp bæjarstjórnina í Nicotera veqna þess

feridl

8. áratugurinn - þátttaka í átökum midli brotahópa svonevnd faida di San Gregorio d'Ippona

L'ascesa dei Mancuso hefst árið 1977 eftir að tekinn er af lífi stjórinn Antonio Zoccali frá Vibo Valentia: Mankúsó stiður qlæpafjölskilduna Fiarè frá San Gregorio d'Ippona meðan sá hópur stendur í idlindum qjeqn Pardea sempre di Vibo Valentia. Eftir þessi idlindi klófesta þeir undirtökin á svæðinu þökk sé tengslum sínum við Piromalli og við Pesce, sem við kverja þeir qjera samkomulag.

og ávallt þökk sé samkomulaji við þessar brotafjölskildur i Mancuso entrano anche nell'affare del Porto di Gioia Tauro e del v centro siderurgico che doveva sorgere negli anni '70 nella piana di Gioia Tauro, la 'ndrangheta si doveva occupare del trasporto della terra e materiali inerti (in base agli accordi raggiunti con le imprese appaltatrici dei lavori) che servivano per la costruzione del distretto industriale e a tal fine Gioacchino Piromalli (a capo di un consorzio mafioso di oltre 100 imprese di trasporto materiali) incarica Francesco Mancuso di acquistare a costo irrisorio trenta lotti a ridosso della cava di Limbadi (regno dei Mancuso) sito quest'ultimo da cui si ricavavano i materiali

9. áratugurinn: L'emergere dei Mancuso í víbó valentía og bæjarstjórnin í Limbadi leist upp vegna áhriva brotahópanna

Dal 1983 i Mancuso riescono a emergere come cosca e quindi contemporaneamente e progressivamente a far arretrare i Piromalli dal vibonese, in particolare dall'area di Nicotera e Limbadi.

Uno di questi segnali fu lo sciglimento per mafia di Limbadi nel 1983, il primo comune d'Italia a subire questo trattamento anche se ancora non esisteva la legge contro le infiltrazioni mafiose negli enti locali. A sciogliere l'ente comunale, fu l'allora Presidente della repubblica Sandro Pertini perché risultò primo degli eletti il capobastone di Limbadi Francesco Mancuso, conosciuto come "Don Ciccio", uno degli storici perni centrali dell'omonima famiglia in cui prese potere assoluto negli anni '60 e '70, temuto e rispettato in tutto il territorio calabrese. Periodo in cui il capobastone della cosca era sottoposto alla misura di sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, ma latitante durante la campagna elettorale e al momento del voto, con specifici precedenti penali per estorsione, associazione mafiosa, detenzione e porto abusivo di armi, lesioni, reati contro il patrimonio ed altro. Inoltre all'interno del consiglio comunale risultavano eletti soggetti ritenuti pienamente inseriti nell'organizzazione criminale del potente capobastone Francesco Mancuso. L'ente venne subito sciolto per motivi di ordine pubblico ad appena una settimana di distanza dalle elezioni amministrative.

tíundi áratugurinn Cosa Nostra, la faida di Laureana og lögreqluaðqjerðin Tirreno

árið 1991 stjórinn Giuseppe Mancuso, í þeim tilqanqi að hjálpa samsíða glæpahópnum Cutellè frá Laureana di Borrello sem stendur í idlindum qjeqn Chindamo-brotahópnum, firirskipar að tekinn sje af lívi Vincenzo & Antonio Chindamo; 11 maj Pasquale Pititto & Michele Iannello frá San Giovanni í Mileto reiða af hendi verkebnið en drepa þó aðeins þann firri.

L'importanza dei Mancuso nell'ambito della 'ndrangheta calabrese la si nota da un altro particolare molto importante, umm sumarið 1992 (innan áætlunar sikileisku brotahópanna um árás á ríkið) leggur Corleonesi-hópurinn til við dranqeta í Calabríu að 'ndrangheta di sferrare un attacco unitario alle istituzioni Italiane, tale richiesta venne discussa da Giuseppe De Stefano e respinta dal potente Boss (Luigi Mancuso) di Limbadi nel Residence Blue Paradise di Parghelia (in provincia di Vibo Valentia) il quale immobile è riconducibile a Nicola Comerci originario di Comerconi frazione di Nicotera ma residente a Gioia Tauro. Al residence Blue Paradise, Franco Coco voleva stringere il cerchio attorno a Pasquale Condello, bisognava chiarire il progetto dei siciliani e c'era anche un traffico di droga da definire. C'erano presenti: Luigi Mancuso, Peppe De Stefano, Peppe Piromalli, Pino Pesce e Coco Trovato.

Nel 1993, invece scatta l'operazione Tirreno nei confronti dei Piromalli, dei Molè e degli Stillitano che porta alla luce le relazioni con le cosche della piana di Gioia Tauro e dei Mancuso capeggiati da Luigi e Giuseppe Mancuso.

árin eftir aldamót: lögreqluaðqjerðirnar Dinasty og Odissea og hið svonemda Ceravolo-mál

Vincenzo Ceravolo, verslunarmaður sem einkum verslar með fisk í vibonese verður sá firsti verslunarmaður til að denunciare un membro dei Mancuso, ásakaði Pantaleone Mancuso kadlaður Luni að hafa beitt sig fjárkúgun sin dal 1983. Dal 2003 gli viene concessa la scorta. Continua a subire incendi sia contro le proprietà della sua impresa, gli vengono bruciati capannoni e rotte le reti per l'allevamento dei tonni, che direttamente la sua abitazione.

I Mancuso hanno tuttora, il predominio criminale su tutta la provincia di Vibo Valentia, ma da un'indagine del 2003 (dinasty - affari di famiglia) dimostra che la tradizionale struttura della cosca, ufficialmente coesa, è in realtà segnata da diverse lacerazioni nate per la gestione e il controllo del territorio. Questa situazione con il passare degli anni ha portato ad una frattura della 'ndrina ed a causa di un episodio molto grave che maturò nel contesto, l'omicidio di un esponente del potente clan, si è scissa in 3 principali ramificazioni attualmente capeggiate rispettivamente da Francesco Mancuso, Diego Mancuso e Cosmo Mancuso. L'inchiesta "Dinasty" aevidenziò le divisioni tra le varie articolazioni della famiglia Mancuso; c'erano contrasti in famiglia, ma fino a quell'agguato mc'era sempre stato un accordo che nessuno dei Mancuso doveva morire ed al massimo si sarebbero colpiti i soldati.

júlí 2003 gerist tilraun til manndráps á hendur Francesco Mancuso sem kadlaður er Tabacco.

A ottobre 2003 operazione di polizia "Dinasty-affari di famiglia", þar sem eru handteknir tujir einstaklinqa tra capi e gregari del clan Mancuso di Limbadi assieme a numerosi esponenti delle cosche "satelliti" della provincia di Vibo Valentia.

2004 tekur enda aðqjerð lögreqlu "Decollo" qjeqn alþjóðlegri eiturlivjatraffíkerun, coinvolte le famiglie dei Mancuso di Limbadi e dei Pesce frá Rosarno.

14 júní 2006 er stolið úr bílskúr í Seregno (MB), hríðskotabissum pistole mitragliatrici, armi comuni lunghe e corte, munizioni da guerra e comuni, bombe a mano ed altro, col conseguente arresto nella flagranza di Salvatore Mancuso di Limbadi.

Il 19 settembre 2006, dopo l'operazione "Odissea", vengono arrestate 35 persone dalla DIA di Catanzaro contro gli affiliati della cosca Mancuso e i La Rosa di Tropea. Accusati di Associazione mafiosa, estorsione, usura ed altro, fino a 50 capi d'accusa. Si pensa anche che un certo Francesco Mancuso fosse capace di condizionare i sindaci di alcuni comuni e di infiltrarsi nella produzione della fiction “Gente di mare” girato dalla Rai a Tropea.


Nel 2006 tramite l'operazione della polizia "Dinasty 2 - Do ut des" sono state arrestate su 45 persone molti esponenti della cosca Mancuso, assieme a politici, imprenditori e magistrati.

27. mars 2008 er drepinn Rocco Cristello í Verano Brianza, líklega vegna hin fallito guadagno di oltre 40 milioni di euro per la 'Ndrina. Stava seguendo infatti l'affare del cinema multisala in collaborazione con i cinesi di Song Zhicai.

L'11 febbraio 2009 il boss Pantaleone Mancuso viene condannato a 14 anni di carcere per estorsione aggravata con modalità mafiosa verso alcuni imprenditori del vibonese.

A marzo è scarcerato.

Il 3 settembre 2009 vengono arrestati Roberto e Giuseppe Piccolo a Gioia Tauro, dopo una latitanza di 5 mesi. Insieme a loro c'erano Vincenzo Larosa e Cosimo Romagnosi, forse vicini ai Piromalli.

níleg atvik - lögreqluaðqjerðirnar Overting og Stammer og firsti lausamunnurinn

  • 12 mars 2011 er mirtur í San Calogero, Vincenzo Barbieri, sagður af lögreqlunni eidn af þeim stærstu eiturlivjatraffíköntum dranqeta undir væng clan Mancuso, sem flæktist í net lögreqlunnar í aðqerð hennar 2004 sem bar nabnið decollo


  • 4 júlí 2012 er tekinn fastur stjórinn aldraði Antonio Mancuso, 75 ára, herlögreqlan hanno dato esecuzione ad un'ordinanza della Corte d'appello di Catanzaro emessa a seguito della sentenza definitiva della Corte di Cassazione sem dæmir stjórann í 1 árs og 5 mánaða fanqjelsi firir ímis brot innan brotahóps.

Mancuso þegar hann var handtekinn var staðsettur í Limbadi í villu útbúinni með vídjómónitorunarkjervi.

  • 21 júlí 2012 er látinn laus eftir 19 ár bak við lás og slá, stjórinn Luigi Mancuso, dæmdur firir aðild að brotahóp og fíkniebnamisferli í svonemdum Tirreno-rjettarhöldum, var stjórinn dæmdur til að afplána, sem var mildað niður í 23 a seguito dell'Incidente di esecuzione svoltosi dinanzi alla Corte d'assise d'appello di Messina, restavano quindi altri 4 anni di detenzione ma Mancuso ha ottenuto il diritto di liberazione anticipata.

Alcuni giorni dopo un provvedimento del tribunale di Vibo Valentia ha disposto la sorveglianza speciale per il boss con l'obbligo di dimora nel paese di residenza e il divieto di uscire dalla propria abitazione nelle ore notturne.

  • Il 7 novembre 2012 da una inchiesta della DDA di Catanzaro emerge il presunto coinvolgimento della cosca per i lavori di ricostruzione dopo il terremoto in Abruzzo e la messa in opera a Roma della rete di fibre ottiche per internet e del coinvolgimento con Paolo Coraci fondatore di una loggia massonica che avrebbe chiesto il sostegno elettorale per D'Ambrosio in cambio di appalti nel Lazio, Lombardia e Veneto.
  • janúar 2013: 2 sostituti procuratori della Dda di Catanzaro och un giudice del tribunale di Vibo Valentia sono accusati dalla procura di Salerno per aver dato informazioni coperte da segreto a un avvocato legato alla cosca dei Mancuso.
  • 9 octóbee 2013 eftir að teknir eru fastir tveir safnaðarmeðlimir Mancuso, hvar annar eru áætlaður Pantaleone, kadlaður Scarpuni, og eidn úr famiglia Loielo frá Gerocarne og il sequestro di una sbrenqja radiocomandata, rannsakendur

ritengono volessero alimentare faide tra famiglie locali per continuare a mantere il controllo e il potere sulle serre vibonesi


  • 5 desember 2013 blaðið Quotidiano della Calabria birtir un verbale della guardia di finanza di Trieste frá mars 2003 þar se, il parroco che fece edificare il santuario a Vibo Valentia dedicato a Natuzza Evolo fu costruito col calcestruzzo di una ditta suggerita dal capobastone Pantaleone Mancuso detto Vetrinetta e a cui egli non vi si oppose per aver problemi durante i lavori e realizzare la suddetta opera
  • 18 desember 2013 tekur enda aðqjerðin "Grillo parlante 2" með 8 handtökum í Lombardía á ætluðum ættingjum Mancuso með ásökunum um fjárkúgun með aðferð skipulagðra brotahópa


  • 12. september 2014 er handtekinn á Puerto Iguazú, á landamairum Brasilíu och Arqentínu, Pantaleone Mancuso, kadlaður verkfraiðinqurinn (l'ingegnere), eftirlístur frá apríl. sakaður um duplice morðtilraun og associazione mafiosa.
  • 28. októbee 2014 tekur enda aðqjerðin "Quadrifoglio" del ROS dei Carabinieri sem porta all'arresto di 13 einstaklinga sem sakaðir eru um associazione mafiosa e altri crimini. Le 'ndrine colpite sarebbero i Galati ubicati a Cabiate in Provincia di Como e i Mancuso del Locale di Mariano Comense con a capo Salvatore Muscatello (già condannato nel processo infinito)[1].
  • Il 9 luglio 2015 si conclude l'operazione Overting, iniziata nel 2005 che ha portato all'arresto di 44 persone tra cui persone legate ai Mancuso, in collaborazione con un gruppo criminale albanese di Fiano Romano per traffico internazionale di cocaina. La droga proveniva dal Cile, dal Venezuela e dalla Colombia e grazie anche al broker 'ndranghetista Domenico Trimboli. L'incontro con i narcos per l'accordo sullo scambio avveniva invece in Spagna. In Calabria, a Spilinga c'era la raffineria per recuperare la cocaina liquida in partite di vestiti o allo stato solido in piastrelle per pavimenti[2][3][4].
  • Il 27 ottobre 2015 si conclude l'operazione Hydra della Guardia di Finanza, tra cui presunti esponenti legati ai Mancuso accusati di riciclaggio ed in particolare l'imprenditore Ferruccio Bevilacqua, accusato di usura, tra gli indagati e presunti prestanomi anche l'ex Idv della Regione Lazio Vincenzo Maruccio[5].
  • Il 20 aprile 2016 si conclude l'operazione Costa pulita di Carabinieri, Finanza e Polizia di Stato, contro i Mancuso ed in particolare la figura del boss Pantaleone Mancuso e le 'ndrine Accorinti, La Rosa e Grande che gestivano con soldi illegali anche i traghetti turistici per le isole Eolie. C'è stato un sequestro di beni di 70 milioni di euro. Gli Accorinti a Briatico avrebbero poi influenzato la tradizionale festa religiosa del paese che si svolge ogni 16 luglio della Madonna del Monte Carmelo. Viene infine accusato di corcorso esterno in associazione mafiosa Andrea Niglia, presidente della Provincia di Vibo Valentia e sindaco di Briatico[6].
  • Il 25 gennaio 2017 si conclude l'operazione Stammer che chiede l'arresto di 54 persone e di cui 42 effettivamente arrestate, accusate a vario titolo di associazione a delinquere e traffico internazionale di sostanze stupefacenti, tra cui presunti affiliati dei Mancuso di Limbadi, dei Fiarè di San Gregorio d'Ippona, dei Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto ed un gruppo di San Calogero, con il sequestro del più grande carico, 8 tonnellate di cocaina, mai eseguito in Italia. La droga partiva dalla Colombia, per poi giungere nei porti di Gioia Tauro, Genova e Napoli, attraverso la Spagna e i Paesi Bassi, per essere redistribuita in ben 15 regioni d'Italia, tra cui anche Sicilia e Campania dove le locali organizzazioni pare avrebbero provveduto allo spaccio, ma veniva distribuita anche nel Regno Unito[7][8].
  • Il 02 febbraio 2017 vengono arrestate 9 persone, tra cui l'ex assessore regionale Nazzareno Salerno, un ex dirigente regionale, l'ex presidente di Calabria Etica, l'ex AD di Cooperfin spa e due presunti affiliati ai Mancuso accusati di aver ottenuto illecitamente fondi dell'Unione europea con le seguenti accuse: turbativa d'asta, minaccia ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato e abuso d'ufficio.


  • Il 9 aprile 2018 viene ucciso in contrada Cervolaro a Limbadi Matteo Vinci con una bomba esplosa nella sua Ford Fiesta. Secondo le primissime fonti, non confermate, l'omocidio potrebbe risalire ad una richiesta di acquisto di un terreno nei confronti di Francesco, padre del defunto da parte di Sara Mancuso sorella di Giuseppe, Francesco, Pantaleone e Diego Mancuso.
  • 21 júlí 2018 í lögreqluaðqjerð sem ber heitið Giardini segreti eru handteknir 21 persone facenti capo ad Emanuele Mancuso, ora pentito, figlio di Pantaleone, in quanto accusati di gestire la coltivazione e il traffico di Marijuana con semi acquistati via internet da un sito ora oscurato e piantati con droni

helstu sabnaðarfjelagar

  • Giuseppe Mancuso kadlaður "Don Peppe" (árqjerð'1902) faðir 11 barna, þar af einn sem tekur í sínar hendur formenskuna á 7. og 8. áratujinum.
  • Domenico Mancuso kadlaður "Don Mico" (árqjerð'27) sonur "Don Peppe" faðir: Mbrogghja, U Mattu, Mazzola, Tabacco, L'ingegnere, U Zoppu og Zia Sara Mancuso.
  • Francesco Mancuso kadlaður "Don Ciccio" (árqjerð'29) (capubastuni) deir 1997 - nel 1983 var bæjarstjóri í Limbadi.
  • Salvatore Mancuso. kadlaður "U Turi" (classe'67) sonur "Don Ciccio" domina una fitta tela di estorsioni, furti, ricettazioni, traffico di droga e armi a Giussano (mi).
  • Salvatore Mancuso.detto "Turi" (classe'36) figlio di "Don Peppe" (classe'1902) Padre di: Pino Bandera, Luni Scarpuni, Ciccio U Biondu, Mimmo e Immacolata Mancuso.
  • Giuseppe Mancuso.detto "Pino Bandera" (classe'60) figlio di "Don Turi" (classe'36) esponente di vertice dell'omonima cosca egemone in provincia di Vibo Valentia.
  • Pantaleone Mancuso.detto "Scarpuni" (classe'61) figlio di "Don Turi" (Capo dell'ala armata) detenuto nel carcere di Nuoro e sottoposto al regime carcerario dell'Articolo 41 bis.
  • Francesco Mancuso kadlaður (Bandera) "Ciccio U Biondu" (fæddur'71) sodur "Don Turi" (fæddur'36) búsettur í Nicotera Marina handtekinn firir ímis brot
  • Domenico Mancuso kadlaður "Mimmo Bandera" (árqanqur'74) sonur "Don Turi" (árqanqur'36) íbúi í Limbadi. firrum eijinmaður til Ewelina Pytlarz sem qjerðist lögreqlu handqjenqin.



  • Antonio Mancuso kadlaður "Zio Ntoni" (fæddur'38) sonur "Don Peppe" (fæddur'1902) búsettur í Nicotera álitin eidn af hinum karismatísku stjórum fjölskildunar
  • Giovanni Mancuso kadlaður (Zio Giovanni) "Billy" (fæddur'41) sondur Giuseppe Mancuso kadlaður "Don Peppe" (fæddur'1902) búsettur í Limbadi figura carismatica della famiglia Mancuso.
  • Marco Mancuso.detto "Marcu" (classe'72) (figlio di Giovanni Mancuso) detto "Billy" residente a Pizzo (VV) arrestato per rissa aggravata negli anni 90.
  • Pantaleone Mancuso kadlaður (Don Luni) "Vetrinetta" (fæddur'47) sonur "Don Peppe" (sonur'1902) "Capo cosca" associato alla massoneria
  • Giuseppe Mancuso.detto "Pinareru" (classe'78) (figlio di Pantaleone Mancuso) detto "Vetrinetta" (classe'47) residente a Limbadi (VV) arrestato nell'operazione "Black Money".
  • Cosmo Mancuso.detto "Zio Michele" (classe'49) figlio di "Don Peppe" (classe'1902) residente a Limbadi (VV) a capo di una delle 3 ramificazioni in cui si è scissa la famiglia Mancuso.
  • Luigi Mancuso kadlaður (Zio Luigi) "U Signurino" (fæddur'54) er il numero uno in assoluto della «Locale di Limbadi» tra i boss più potenti (su scala nazionale ed internazionale) handtekin í júní 1993 og látinn laus í júlí 2012 con 11 anni di anticipo.
  • Giuseppe Mancuso kadlaður (Zio Peppe) "Mbrogghja" (fæddur'49) figlio di "Don Mico" (classe'27) einn af þeim stjórum mest ómjúkhentur og sem fólk óttaðist mest um adla Calabríu, handtekinn á flótta í apríl 1997 og dæmdur til ævilangs fanqjelsis.
  • Domenico Mancuso.detto (Mico) "Nihii" (classe'74) (figlio di Giuseppe Mancuso) detto "Mbrogghja" residente a Nicotera (VV) nell'ambito del processo "Impeto" è stato scarcerato e sottoposto a perizia Psichiatrica.
  • Antonio Mancuso.detto "Ntonareru" (classe'83) (figlio di Giuseppe Mancuso) detto "Mbrogghja" residente a Limbadi (VV) arrestato a seguito delle intercettazioni in carcere.
  • Antonio Mancuso.detto (Zio Ntoni) "U Mattu" (classe'51) figlio di "Don Mico" (classe'27) fu rinchiuso nell'Opg di Barcellona per rapina e scontro a fuoco con la polizia.
  • Diego Mancuso.detto (Zio Diego) "Mazzola" (classe'53) figlio di "Don Mico" (classe'27) residente a Limbadi (VV) boss dell'omonima cosca della 'ndrangheta arrestato nel gennaio del 1999.
  • Domenico Mancuso.detto (The Red) "Mico U Russu" (classe'79) (figlio del boss Diego Mancuso) detto "Mazzola" residente a Nicotera (vv) arrestato più volte per estorsioni aggravate.
  • Mariano Mancuso.detto "U Marianu" (classe'80) (figlio del boss Diego Mancuso) detto "Mazzola" residente a Nicotera (VV) accusato di detenzione illegale di armi.
  • Francesco Mancuso.detto (Zio Ciccio) "Tabacco" (classe'57) figlio di "Don Mico" (classe'27) residente a Nicotera (VV) a capo di una delle 3 ramificazioni in cui si è scissa la famiglia Mancuso.



  • Domenico Mancuso kadlaður "Mimmo"(árqjerð'78) sonur (Francesco Mancuso) kadlaður "Tabacco" búsettur í Nicotera handtekinn í aðqjerð "Caorsa" firir ólöglega lánastarfsemi
  • Pantaleone Mancuso.detto (Zio Luni) "L'ingegnere" (classe'61) figlio di "Don Mico" (classe'27) residente a Nicotera boss dell'omonimo clan di Limbadi arrestato in latitanza a Puerto Iguazú nell'agosto 2014 con l'accusa di associazione mafiosa e duplice tentato omicidio.
  • Emanuele Mancuso.detto "Zen" (classe'88) (figlio del boss Pantaleone Mancuso) detto "L'ingegnere" residente a Nicotera (VV) arrestato per rapina, lesioni gravi, minacce, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale.
  • Giuseppe Mancuso.detto "Peppe" (classe'89) (figlio del boss Pantaleone Mancuso) detto "L'ingegnere" residente a Nicotera (VV) arrestato nel 2012 è accusato di sequestro di persona aggravato, duplice tentato omicidio e traffico di droga.
  • Salvatore Mancuso.detto (Zio Turi) "U Zoppu" (classe'72) figlio di "Don Mico" (classe'27) residente a Limbadi (VV) arrestato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, già noto alle forze dell'ordine con diversi precedenti penali.
  • Sabatino Di Grillo kadlaður "Tino" (fæddur'75) sonur til (Rosaria Mancuso) handtekinn firir aðild að glæpahóp, fjárkúun, mannrán & peninqaþvaitti

heimildir