Scampia

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Scampia er nirsti borqarhluti eða kvervi Napolí. umm 41 000 er skáðir til heimilis í kvervinu.

kvervið er bict upp úr síðari heimstirjöld och því ekki eitt af eldri kvervum borqarinnar.



Scampia in Neapel.jpg




Storia

Oltre l'80% dei suoi edifici risale al ventennio '70-'90, quando il quartiere fu costituito come 21ª circoscrizione di Napoli. Dal 2006 fa parte della VIII Municipalità del Comune di Napoli insieme ai quartieri limitrofi di Piscinola-Marianella e Chiaiano. Alcune realizzazioni edilizie, oggi discusse, furono edificate in momenti di piena emergenza post-terremoto: le cosiddette zone 167. Non tutte le persone in stato di emergenza alle quali furono concesse le abitazioni lo erano per le recenti cause sismiche, ma raccoglievano il malcontento causato dall'esplosione di abusivismo edilizio avutosi a Napoli a partire dagli anni '60. Tali immobili sarebbero poi diventati tristemente famosi col nome di Vele[1].

È uno dei quartieri più popolosi della città, nonostante il numero di residenti vada visto pesantemente al rialzo per via delle occupazioni abusive, non registrate all'anagrafe del Comune di Napoli e che secondo alcune stime raggiungono l'ordine delle migliaia di unità. Tali occupazioni abusive interessano finanche gli scantinati e i ballatoi.[2]

A Scampia c'è uno dei tassi di disoccupazione più alti d'Italia, pari al 50%-75% della popolazione attiva[3], anche se i dati ufficiali parlano di 61,1[4] -61,7%[5]. Scampia è il primo quartiere di Napoli per disoccupazione, il secondo è Secondigliano con 55,7% di disoccupati[6].

Le Vele

Il nome de Le Vele è diventato tristemente famoso come l'emblema di uno dei quartieri più degradati e problematici della città. Il degrado si accompagna anche ad una marcata povertà materiale e sociale le cui cause, ancorché recenti, sono profondamente diffuse nella periferia nord di Napoli.

Una tale densità di persone in precarie condizioni socio-economiche in un complesso così grande ha determinato l'esplodere di una criminalità organizzata che trovava un terreno fertile per tutti i suoi traffici. Le Vele costituirono un'isola di criminalità ben protetta, isolata, nel quale le Forze dell'ordine poco potevano se non rischiare di avventurarsi tra quelle palazzine insicure e, pur ottenendo dei risultati lusinghieri, non potevano costituire, senza l'affiancamento di una politica sociale ed economica, la risoluzione delle tante problematiche presenti[7]. Nei primi anni '80 il fenomeno della droga a Scampia non era ancora agli enormi livelli raggiunti all'inizio del XXI secolo[8].

Snið:Citazione necessariaIn questo modo diventarono enormi gli introiti della Camorra per il solo business dello spaccio degli stupefacenti, quantificabile in milioni di euro[9]. Con tali soldi inoltre era possibile per la criminalità organizzata comprare il silenzio delle autorità a qualsiasi livello, senza tuttavia intaccare il lavoro delle forze dell'ordine operanti sul territorio che, ogni anno, traggono in arresto un numero abnorme di persone per reati connessi alla droga ed altro. Infatti, il Commissariato di Scampia della Polizia di Stato è uno degli uffici di Polizia più efficienti su tutto il territorio nazionale in termini di risultati contro la criminalità, combattuta a qualsiasi livello. Scampia rappresenta di fatto una piazza in cui avviene lo spaccio di grossi quantitativi di droghe[10][9], al punto da essere definita paradiso della droga.

Il principale freno allo sviluppo del quartiere è la massiccia presenza della criminalità organizzata: la camorra è fortemente attiva nella zona, controllando una notevole mole di lavoro nero, che si manifesta soprattutto col racket ed il traffico di droga[11].

Ogni anno si svolge qui il Premio Secondigliano (quartiere adiacente a Scampia), che premia tutte le persone nate in questi due quartieri e non, che si distinguono in campo artistico (letteratura, teatro e canzone).

Solidarietà sociale

Vi sono molte scuole elementari e medie. Ognuna, però, in modo più o meno accentuato, presenta problemi relativi all'agibilità, al mancato rispetto delle norme igieniche basilari, all'usura dei materiali da costruzione e al superamento delle barriere architettoniche. Sebbene l'esclusione sociale trovi la sua massima espressione nella dispersione e nell'inadempienza scolastica, a Scampia non mancano gli istituti superiori che conferiscono un valore sociale al quartiere non indifferente consentendo ai neodiplomati di accedere all'Università.

Nonostante la maggior parte di servizi sia di natura pubblica (Comune, ASL, UTB), si sono radicate nella cultura del quartiere anche delle aggregazioni in forma di comitato: per la casa, per l'abbattimento delle Vele, per i LSU e per i Bros. Oltre a questi, vi sono gli attori del volontariato e del terzo settore che, avvalendosi della legislazione sociale a loro favorevole, hanno attivato diversi servizi per la prevenzione ed il contrasto all'emarginazione quali, ad es., la scuola di calcio “Arci Scampia”, il progetto “Finestra adolescenti” e l'associazione “Aizo” per l'integrazione sociale delle popolazioni nomadi[12].

All'interno del quartiere, infatti, ci sono due campi Rom con 1500[13]-1600 abitanti[3]. La loro presenza ha creato spesso delle tensioni con la popolazione locale, come è successo nel 1999[14] e nel 2008. A seguito delle tensioni il comune di Napoli decise di spostare i campi Rom sulla via circonvallazione esterna[15].

Prospettive su Scampia

Sfruttando dei fondi europei, nel 2008 sono stati presentati vari progetti per riqualificare la zona, in primis la costruzione di una sede distaccata della facoltà di medicina della Federico II che ospiterà probabilmente i corsi di laurea di scienze della nutrizione e dietetica[16]. Il 3 gennaio 2006, inoltre, la giunta Iervolino ha istituito “Napolinord”, la società di trasformazione urbana con capitale sociale di 500 milioni di euro[17].

Dalla metà del 2010 il quartiere è entrato in un progetto di riqualificazione che ha portato come primo riscontro una presenza massiccia di forze dell'ordine impiegate a contrastare la criminalità. Inoltre, sempre alla fine del 2010, confermando la linea dura intrapresa da parte dello stato è stato aperto un commissariato di Polizia nei pressi delle "Vele" per rendere fisso il controllo del quartiere.

Il 3 maggio 2016, gli abitanti del quartiere hanno visto la prima delle nuove assegnazioni abitative per lo sgombero e riqualificazione delle Vele.[18]

Cultura

A Scampia si svolge uno dei più importanti cortei di Carnevale[19] della città di Napoli.

L'associazione Vo.di.Sca (Voci di Scampia), di Rosario Esposito La Rossa e Maddalena Stornaiuolo, ha rilevato la storica casa editrice Marotta & Cafiero editori, trasferendone la sede di Posillipo a Scampia, trasformando letteralmente la società in una casa editrice indipendente open source. Libri pubblicati esclusivamente su carta riciclata, con inchiostri non inquinanti, testi con licenza Creative Commons e interamente prodotti dal basso. La Marotta&Cafiero editori è la prima cooperativa di giovani dell'area nord di Napoli. La casa editrice si è anche lanciata nel campo musicale con l'etichetta discografica indipendente Marotta&Cafiero Recorder, pubblicando oltre 10 cd musicali e un vinile. Nel 2013 apre nell'ottocentesco Teatro Bellini di Napoli, la libreria Marotta&Cafiero Store, gestita da sole donne. L'anno successivo inaugura a Scampia il Marotta&Cafiero Store, prima libreria del quartiere Scampia. Ci sono voluti 37 anni per aprire una libreria a Scampia, primo esperimento in Italia di libreria privata all'interno di una scuola pubblica. Ha fondato, in collaborazione col Teatro Bellini di Napoli, il caffè letterario equo e solidale Sottopalco. Nel 2016 fanno rinascere a Scampia la casa editrice della legalità Coppola editore, fondata nel 1984 da Salvatore Coppola a Trapani. Casa editrice famosa in tutta Italia per il suo impegno nel contrasto alla criminalità organizzata e per aver inventato i "Pizzini della Legalità". Nel 2017 nasce la Scugnizzeria.

Note

  1. La vela è un elemento architettonico che indica uno spicchio della volta a crociera, cfr. Dizionario della lingua italiana “Zingarelli”, 2001, p. 1152
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  3. 3,0 3,1 Snið:Cita web
  4. Fonte: Pagina 15 del Corriere della Sera - 18 giugno 1995 - Articolo intitolato: Grandi città: l'Italia marcia a due velocità. Tanti figli e meno case nel Meridione Bologna la città con più anziani A Napoli (61%) il record disoccupati
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  6. Fonte: Pagina 15 del Corriere della Sera - 18 giugno 1995) - Articolo intitolato: Grandi città: l'Italia marcia a due velocità Tanti figli e meno case nel Meridione Bologna la città con più anziani A Napoli (61%) il record disoccupati
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  9. 9,0 9,1 Snið:Cita web
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  11. Snið:Cita libro
  12. Pellecchia F. (2001) Viaggio nelle periferie: Scampia, “Volinforma: rivista bimestrale di cultura ed informazione per Napoli Città Sociale, Napoli, III, pp. 14-23.
  13. Snið:Cita web
  14. Napoli, i nomadi lasciano i campi
  15. osservAzione - I vespri napoletani di Ponticelli Snið:Webarchive
  16. ”Il Mattino”, 15 gennaio 2012, Facoltà di Medicina a Scampia, ecco 20 milioni, p. 43
  17. ”Il Mattino”, 3 gennaio 2006, Nasce la società per la bonifica di Scampia, p. 28.
  18. Snið:Cita pubblicazione
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