Clan Gionta

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heiti = Gionta

hjáheiti = i valentini

apex = Valentino Gionta, Vincenzo Di Donna,

inizio = anni 1980 |fine =

sottogruppo = Nuova Famiglia

aree di influenza = Torre Annunziata

brotastarfsemi = fjárkúun, sala & dreivinq heimskuqjerandi ebna

hjástæðir hópar = Clan Fontanella, Clan Nuvoletta, Clan Omobono-Scarpa, Clan D'Alessandro, Clan Chierchia, Clan dei Corleonesi


qaqnstæðir hópar = Clan Galasso di Poggiomarino, Clan Alfieri, Clan Gargiulo, Clan Vangone-Limelli, Clan Gallo


Il clan Gionta er brotahópur í Napolí, nánar tiltekið í suðurhluta Napolí innan bæjarfjelacsmarka Torre Annunziata.

L'affermazione

brotahópur þessi hóf að verða frægur við upphaf 9. áratugarins þegar Valentino Gionta, sem þá starvaði í Torre Annunziata sem fisksali stringe contatti con la mafia in Sicilia e con i Nuvoletta di Marano, affiancandosi alla Nuova Famiglia nella lotta contro il disegno criminale di Raffaele Cutolo. L'11 settembre 1981 i Gionta fanno piazza pulita dei capizona della Nuova Camorra Organizzata di Cutolo a Torre Annunziata, dove vengono ammazzati Salvatore Montella e Carlo Umberto Cirillo.

brotahópur þessi fæst fyrst og fremst við smiql á síqarettum, en eidnig afskipti af fiskimarkaðnum dove attraverso una cooperativa, la Do.Gi. Pesca, riesce a mettere le mani su interessi di miliardi di lire. È solo l'inizio del periodo d'oro del clan che, negli anni, sarà in grado di far sorgere una vera e propria holding.

Il secondo passo è il traffico dell'eroina che risulta di facile attuazione avendo a disposizione numerosissimi pescherecci. Ma questo è un interesse troppo grande ed è per questo che il clan entra in conflitto con Antonio Bardellino. È proprio il boss casertano a volere la strage di Sant'Alessandro che sarà perpetrata dagli uomini di Carmine Alfieri. Ma il 1984 riserva altre sorprese al clan di Torre Annunziata. Il 20 maggio a cadere è Leopoldo Del Gaudio, boss di Ponte Persica, che controllava il mercato dei fiori di Pompei.Snið:Citazione necessaria

L'arresto di Valentino

Il 3 novembre furono notificati 54 mandati di cattura, emessi dal Tribunale di Napoli. Il boss verrà catturato quasi un anno dopo, nel giugno del 1985, a Marano, il quartier generale dei Nuvoletta.

Con il boss a scontare l'ergastolo, grande potere sembra avere la moglie Gemma Donnarumma e comunque il giro di Palazzo Fienga (roccaforte storica dei Gionta), nel Quadrilatero delle carceri, conta ancora molto. Gli affari principali sono estorsioni e spaccio. Dopo l'operazione "Altamarea" le redini del clan sono passate nelle mani di Umberto Onda ritenuto essere il vero reggente del clan nel periodo intercorso tra Novembre 2008 e Giugno 2010. Quel che resta dei Gionta si è rafforzato grazie al matrimonio del nipote omonimo del boss Valentino con una ragazza della famiglia di "François" Chierchia, incontrastato nella Provolera.Snið:Citazione necessariaTornato in libertà Aldo Gionta il boss "poeta", il comando del clan passa nelle mani del legittimo "possessore" fino all'agosto 2014,mese in cui Gionta verrà arrestato dopo una breve latitanza.Dopodiché il comando del clan passa in varie mani di personaggi minori del clan tra cui Ciro Nappo e Vincenzo Amoruso.

árekstur við clan p. Gallo

Árið 2007 sex morð rivelano lo scontro dei Gionta con i clan Gallo clan egemone frá via Murat til Villa Oplonti.[1]

L'arresto dei familiari

Il 4 novembre 2008 viene condotta un'operazione a Napoli, zona Torre Annunziata, eseguendo 88 arresti (di cui 28 già in carcere, come il capo Valentino Gionta) contro il clan.[2] Altro durissimo colpo al cuore del clan è stato messo a segno nell'estate del 2009 dai militari del Nucleo Investigativo del neonato Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata agli ordini del Maggiore Pasquale Sario e del Capitano Paolo Guida, i quali hanno tratto in arresto i latitanti Di Ronza Gaetano, Palumbo Michele, Ambrosino Vincenzo ed il reggente Nappo Ciro. Arrestato l'ultimo baluardo dei Gionta, il clan oramai ha perso tutto il suo potere sul territorio. Umberto Onda, super ricercato tra i 100 latitanti più pericolosi, è stato acciuffato dai militari dell'Arma coordinati dal Tenente colonnello Andrea Paris al porto di Brindisi, il latitante proveniva dalla Grecia assieme ad alcuni amici ed alla sua amante di Castellammare di Stabia L.A.-Snið:Citazione necessaria

handteknir Tony Marciano och Aldo Gionta

Il 4 luglio 2012 sono state arrestate 22 persone a seguito ad un'indagine legata al clan, raggiunti da ordinanza di custodia cautelare per spaccio e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravati dal metodo mafioso e dal carattere transnazionale dell'attività illecita. Tra le accuse vi è il traffico dai Paesi Bassi di cocaina, hashish, marijuana. Tra gli arrestati anche un noto cantante neomelodico, Tony Marciano.[3] Í áqúst 2014 var handtekinn Aldo, sonur Valentino, þar sem hann var við það að fara til Malta sem latitante; til þess að komast hjá því að nást havði hann við ímis tilfelli umklætt sig sem kona.[4]

Note

tengdar qreinar